A Torino gli Uomini in scarpe rosse cammineranno ancora contro la violenza
Si chiudono Domenica 19 Novembre le iscrizioni per partecipare al nuovo flashmob organizzato dagli “Uomini in scarpe rosse”, che scenderanno di nuovo in strada contro la violenza sulle donne, questa volta per le strade di Torino, nel pomeriggio di Domenica 26 Novembre. Per realizzare un’azione che sia d’impatto in una grande città, hanno lanciato questo appello:
“Stiamo reclutando uomini che abbiano a cuore il tema della violenza sulle donne, per farli diventare “Uomini in scarpe rosse”, in vista della marcia che faremo nel capoluogo di regione, Torino, il prossimo 26 novembre, domenica pomeriggio. Se siete interessati (e perché non dovreste esserlo?) vi preghiamo di contattarci al più presto per ricevere tutte le informazioni del caso e conoscere il protocollo degli “Uomini in scarpe rosse”.
Grazie”.
Per partecipare occorre segnalare la propria adesione scrivendo a teatrando@teatrandobiella.it. Gli uomini interessati verranno poi ricontattati per ricevere tutte le informazioni necessarie. Il flashmob nasce infatti come azione di tipo teatrale che, seppur molto semplice, richiede, per essere d’impatto, un abbigliamento concordato e alcune istruzioni da seguire.
Il percorso completo per le strade di Torino è piuttosto lungo, ma è idealmente diviso in due parti, proprio per permettere a tutti, anche a chi può camminare meno, di partecipare. Si percorrerà tutto corso Giulio Cesare (da piazza Derna a Porta Palazzo), per poi raggiungere il palazzo del Comune e svoltare a sinistra in direzione Piazza Castello, dove si uniranno coloro che opteranno per il percorso più breve. Si proseguirà insieme lungo tutta via Roma fino a Porta Nuova e ritorno, con due flashmob, che prevedono l’esibizione dei vari cartelli, in piazza San Carlo. Al termine, coloro che avranno fatto il percorso più lungo, prenderanno il tram per rientrare in piazza Derna.
Gli “Uomini in scarpe rosse” sono un gruppo di uomini che tre anni fa a Biella hanno scelto di mettersi in gioco, attraverso un’azione simbolica. L’intento è di far riflettere e coinvolgere altri uomini, per innescare una presa di consapevolezza e un cambio di mentalità, che pongano fine all’inaccettabile dramma dei femminicidi.